Il naso è una parte importante del nostro viso: averlo troppo grande o di aspetto sgradevole può far sentire a disagio chi lo possiede.
Non essere soddisfatti del proprio aspetto vuol dire non sentirsi bene con se stessi, soffrendo ogni volta che ci si trova davanti a uno specchio.
Ognuno di noi deve imparare ad accettare il proprio corpo e ad amarlo, questo è il primo passo. Ciò non vuol dire però che non si possa intervenire per migliorare il proprio aspetto, perfezionando ciò che non ci piace, correggendo quel dettaglio che non possiamo fare a meno di notare ogni volta che vediamo la nostra immagine riflessa.
Per fortuna oggi grazie ai progressi della medicina e della chirurgia estetica è possibile ricorrere a due soluzioni per risolvere questo problema: la rinoplastica e il rinofiller.
Ma qual è esattamente la differenza?
Il Rinofiller è un trattamento non chirurgico con il quale è possibile migliorare lievi imperfezioni del naso come ad esempio modificare le aree irregolari, alzare la radice e sollevare la punta. Il procedimento consiste nell’iniezione di filler di origine naturale, completamente riassorbili, con i quali si va ad agire sulla zona che si intende rimodellare. Questo trattamento non invasivo è solitamente indolore e, a differenza della rinoplastica, non è permanente ma può essere ripetuto nel momento in cui gli effetti comincino a svanire.
La Rinoplastica è un intervento chirurgico volto a correggere forma e difetti estetici e funzionali, in cui il chirurgo rimuove porzioni di osso per dare al naso la forma desiderata. I risultati della rinoplastica sono permanenti, per questo motivo è importante scegliere un risultato naturale, che sia in armonia con il resto del viso. Il naso è un elemento centrale e non si può nascondere: è quindi fondamentale un approccio per gradi che non stravolga la propria immagine e rispecchi la personalità del volto, diversa per ognuno di noi.
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Foto indicativa: i risultati possono variare in base alle predisposizioni anatomiche e alla condizione iniziale del paziente