Addominoplastica. Procedura chirurgica e cicatrice

Tra gli inestetismi addominali più comuni, sia nell’uomo che nella donna, il rilassamento cutaneo è certamente uno dei più rilevanti e sofferti.

La pelle possiede una sua naturale elasticità che può venire meno a causa di:

  • sbalzi di peso e/o gravidanze.
  • eccessiva esposizione solare che comporta la perdita d’idratazione e il conseguente foto-invecchiamento tissutale.

Nei casi più gravi, il rilassamento della pelle può essere accompagnato da diastasi dei muscoli retti addominali. Questo genere di condizione rappresenta un fattore di disagio psicologico non indifferente nella persona, che può arrivare a provocare perdita di autostima innescando un circolo vizioso infinito.

Soprattutto in questi casi, la chirurgia estetica risulta essere l’alleato giusto per migliorare questo quadro estetico, grazie all’intervento di addominoplastica.

Perché ricorrere all’addominoplastica?

La procedura dell’addominoplastica prevede l’asportazione chirurgica delle adiposità e dell’eccesso cutaneo dell’area in esame, finalizzato all’ottenimento di un addome piatto e rassodato.

Nello specifico l’intervento permette di:

  • rassodare l’addome rilassato;
  • modellare l’addome adiposo;
  • correggere la diastasi dei muscoli addominali;
  • rimuovere le smagliature addominali.

Qual è la procedura chirurgica con cui si esegue l’intervento di addominoplastica?

Solitamente l’intervento di addominoplastica si esegue in anestesia epidurale, un tipo di anestesia che permette al paziente una ripresa post-operatoria veloce senza comunque dover essere vigile durante l’atto chirurgico.

L’addominoplastica prevede tre incisioni:

  • lungo la piega addominale da una spina iliaca all’altra;
  •  attorno all’ombelico;
  •  tra le spine iliache ma passando sopra l’ombelico.

Se il paziente presenta un rilassamento dei muscoli retti addominali, questi verranno rassodati mediante un’apposita procedura.

La durata media dell’addominoplastica è di 50-60 minuti, ma può variare di caso in caso.

Alla fine dell’operazione si esegue un bendaggio compressivo che il paziente dovrà tenere per circa 10-14 giorni.

Le indicazioni post-operatorie dovranno essere seguite scrupolosamente, per far in modo che la cicatrizzazione avvenga senza problemi e gli obiettivi prefissati per l’intervento vengano soddisfatti appieno. I risultati e l’iter post operatorio possono variare in base a predisposizioni anatomiche o alla condizione iniziale del paziente.

Come sarà la cicatrice?

Nei giorni successivi l’intervento, un certo gonfiore e la presenza di ecchimosi diffuse è assolutamente normale.

L’addominoplastica lascia una cicatrice lunga da un fianco all’altro, ma è posizionata in modo tale da essere nascosta facilmente con un normale indumento intimo.

Se il paziente ha una buona capacità di cicatrizzazione ed evita eccessivi movimenti nel periodo di convalescenza, la cicatrice sarà sottile e filiforme.

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