La rinoplastica è un intervento chirurgico molto diffuso che viene eseguito per rimodellare il naso, sia per ragioni estetiche, sia per correggere alcuni aspetti legati ai disturbi respiratori. Una delle domande più richieste, però, è: come cambia il viso con la rinoplastica? Il naso è proprio al centro del nostro volto e la sua forma può fare un’enorme differenza nella nostra espressione e anche nell’immagine che abbiamo di noi stessi. È proprio per questo, infatti, che ci rivolgiamo a un chirurgo: perché il naso che abbiamo non ci piace, non ci rispecchia. Vediamo come cambia una rinoplastica, prima e dopo.
Rinoplastica: prima dell’operazione
Il rimodellamento chirurgico del naso è molto diffuso, ma è comunque un intervento chirurgico a cui prestare attenzione. È molto importante, infatti, affidarsi a personale medico esperto che valuterà tutti gli esami a cui sottoporre il paziente e che dovrà capirne le esigenze. La rinoplastica viene eseguita sia per ragioni puramente estetiche, sia per correggere squilibri funzionali. Quando si interviene anche sul setto, prende il nome di rinosettoplastica. Il medico chirurgo, prima dell’operazione, non approfondisce solo il vostro stato di salute, ma studia con attenzione la forma del volto. Le considerazioni mediche punteranno ad avvicinarsi alle richieste del paziente, senza stravolgerne la fisionomia. Decisa insieme la forma del naso, si procederà all’intervento vero e proprio.
Rinoplastica: subito dopo l’operazione
La rinoplastica ha fatto, negli anni, passi da gigante e la convalescenza è sempre più indolore. Le prime 48 ore sono di riposo, meglio se con la testa sollevata. Dal terzo giorno, si può riprendere la propria vita normale, pur con alcuni accorgimenti, come quelli di evitare sport intensi, saune, bevande calde ed esposizione al sole. È proprio nei primi giorni che l’aspetto del naso può intimorire, ma non deve destare alcuna preoccupazione. Nelle prime 48 ore, infatti, compaiono gonfiore ed ecchimosi intorno agli occhi. Il naso è ancora coperto da un piccolo gesso, ma può apparire più gonfio. Questo effetto è solo temporaneo e non va assolutamente confuso con il risultato finale. Dopo una settimana, solitamente, avviene la rimozione del gesso. A questo punto del decorso post-operatorio, il naso potrebbe apparire ancora leggermente gonfio, ma è destinato a guadagnare velocemente la forma armonica concordata tra chirurgo e paziente.
Rinoplastica: cosa succede dopo l’operazione
Dopo un paio di settimane dall’operazione, il naso è finalmente guarito. La nuova forma sarà finalmente più vicina ai canoni del paziente e anche il viso avrà guadagnato una nuova espressione, pur senza stravolgerne i connotati. È proprio questo l’indice di un lavoro ben eseguito: la correzione del naso c’è, ma il risultato non appare mai artefatto. Un buon lavoro di rinoplastica, infatti, tiene conto proprio di questo: correggere problemi, estetici o funzionali, rispettando sempre la linea complessiva del viso e del paziente. Per questo, e grazie ai suoi progressi degli ultimi anni, è il trattamento d’elezione per chi vuole correggere un:
- naso aquilino
- naso a patata o punta carnosa
- naso deviato
- naso sproporzionato rispetto al viso
- naso con narici larghe
- naso con gibbo nasale (la classica “gobba”).
Confrontare le foto di rinoplastica prima e dopo può essere utile per capire la differenza che un buon intervento riesce a fare e il tipo di forma che si predilige, ma a volte può essere anche fuorviante. Ogni intervento chirurgico è a sé, perché ogni viso è diverso. È utile rivolgersi al chirurgo con le idee chiare, ma anche con la consapevolezza di poter parlare e discutere apertamente di ogni dubbio, lasciandosi consigliare sulla forma.