Esiste una dieta anticellulite semplice ed efficace? Come funziona e quali sono gli alimenti che aiutano a massimizzare i risultati?
Oggi approfondiamo il rapporto tra cellulite e alimentazione per capire finalmente quali sono le mosse giuste da fare per combattere e contenere l’odioso inestetismo.
La “pelle a buccia d’arancia” è il risultato della combinazione sinergica di diversi fattori quali: sbalzi ormonali, ereditarietà, mancanza di esercizio fisico e problemi di cattiva circolazione. Per ottenere una riduzione della circonferenza di cosce, glutei e pancia, è necessario combinare una serie di pratiche che aiutino ad uscire dalla sedentarietà quotidiana con un’alimentazione varia ed equilibrata.
Senza nessuna pretesa di esaustività, ecco qualche consiglio e regola alimentare utile per raggiungere i propri obiettivi di benessere. Questi sono solo piccoli suggerimenti che non possono sostituire una dieta calibrata e studiata da un professionista, per questo abbiamo dedicato uno spazio alla dietetica e alla nutrizione nel quali i nostri specialisti comporranno un regime alimentare cucito su misura per te.
La dieta per contrastare la cellulite si avvale di alcuni principi fondamentali, quali la necessità di:
Apporto energetico corretto: buona norma per contenere il sovrappeso è quella di consumare più energia di quella che si apporta all’organismo attraverso il consumo di alimenti, in modo da preservare il proprio peso fisiologico. Nel caso in cui l’Indice di Massa Corporea sia nella norma, l’apporto calorico derivante dalla dieta dovrà mantenersi nei limiti della normalità.
Attività fisica: l’attività motoria è l’arma vincente per ripristinare una circolazione ottimale in tutti i distretti corporei. In qust’ottica risulta opportuno evitare di trascorrere molte ore in posizione seduta o eretta ed immobile, ma molto spesso gli impegni scolastici e lavorativi ci portano a trasgredire a questa regola basilare. Un’ottima soluzione è quindi quella di ricavarsi uno spazio quotidiano per la pratica di attività fisica, non necessariamente intensiva, ma che aiuti ad avere uno stile di vita un po’ più dinamico e sano, oltre all’utilizzo di tecniche drenanti come massaggi e posture adatte al nostro scopo.
Equilibrio nutrizionale: un’alimentazione corretta per il raggiungimento degli obiettivi anti-cellulite consiste nell’evitare cibi che contengono molto sale o troppo zucchero, incluse le bibite gassate, alcol, caffè che favoriscono la ritenzione idrica.
L’effetto della pelle a buccia d’arancia è causato anche da un basso consumo di verdure e di frutta, che, essendo ricche d’acqua, possono favorire la diuresi. Quindi, via libera a spuntini a base di frutta come mirtilli, kiwi, ananas, melone, anguria, pesche e fragole, e al consumo di verdure a foglia verde come spinaci, carciofi, finocchi, indivia, cicoria, cetrioli e carote che aiutano a facilitare la diuresi ed eliminare le tossine, senza trascurare il consumo di proteine magre, che aiutano il drenaggio e l’eliminazione delle scorie.
Evitare il sale ed i cibi confezionati: il sodio favorisce la ritenzione idrica e il gonfiore dei tessuti, quindi occhio anche al sale “nascosto” negli alimenti, soprattutto se acquistati pronti: pane, affettati, pizza, pollo arrosto, zuppe pronte e panini farciti. Ridurre la quantità di sale, anche nelle ricette preferite cucinate a casa con cura e amore è facile, se si considerano spezie alternative da aggiungere in preparazione o alla ricetta finita, a seconda dei propri gusti personali. In merito alle spezie, chi segue una dieta anticellulite non deve farsi mancare la curcuma: utile per stimolare la circolazione e ridurre il gonfiore.
Regolazione dl picco glicemico: ovvero un controllo della glicemia che deve essere mantenuta mediamente bassa tramite la scelta del consumo di alimenti alcalinizzanti, come appunto, vegetali a foglia verde, mele, avocado, uva, cetrioli.
Osservando queste piccole regole sarà possibile iniziare un percorso che porta alla scomparsa del gonfiore su gambe e glutei, nonché un miglioramento dell’aspetto estetico delle zone colpite dall’inestetismo.